Nel mese di Aprile si è tenuta a Chiaromonte la terza tappa del Festival Miskigliamoci (cliccate qui per scoprire il report della tappa di Teana e della tappa di Calvera).
Due giorni speciali durante i quali il team di Netural Coop ha proseguito il processo comunitario di co-progettazione dell’offerta turistica della Via del Miskiglio, e promosso delle speciali attività didattiche rivolte a bambini e bambine al fine di maturare una nuova e profonda consapevolezza rispetto alla farina di Miskiglio.
La farina di Miskiglio: un tesoro per i 5 sensi
Il nostro viaggio alla scoperta del Miskiglio è iniziato sabato con un emozionante laboratorio durante cui le bambine e i bambini delle scuole primaria e secondaria di Chiaromonte hanno intervistato le proprie famiglie raccogliendo storie ed aneddoti legati alla produzione di questa incredibile farina, oggi riconosciuta come Presidio Slow Food. Racconti commoventi arricchiti da disegni colorati, che successivamente sono stati esposti in una speciale mostra all’interno del Museo Archeo Antropologico Ludovico Nicola di Giura.
Un processo di scoperta proseguito grazie alla creatività di Manuela Baldo, esperta di progetti ed attività innovative di stampo montessoriano rivolte a bambini, adolescenti e adulti, che ha coinvolto bimbe e bimbi in un inedito laboratorio sensoriale per svelare i segreti e le proprietà del Miskiglio tramite l’utilizzo dei 5 sensi.
Due attività attraverso cui sono emersi dettagli interessantissimi di questo prodotto locale e del suo legame con il territorio e la comunità, e al termine delle quali è stato realizzato un laboratorio dedicato a educatori ed insegnanti per condividere il metodo didattico e per poter replicare l’esperienza.
Nel mentre, presso l’Istituto Comprensivo di Chiaromonte, Andrea Paoletti ha insegnato agli alunni come realizzare il proprio personale passaporto della Via del Miskiglio, lo speciale taccuino ideato dalla designer Mariangela Savoia per raccogliere le emozioni e i ricordi vissuti durante le varie tappe del festival (progetto che di recente è stato presentato alla Biennale Internazionale di Grafica di Venezia come ottimo esempio di comunicazione visiva improntata alla valorizzazione di territori e comunità)
Teatro: nuove storie a base di Miskiglio
Ospiti speciali di questa tappa sono stati “i Fiabivendoli” Manola Rotunno, Francesca Parlagreco, Claudio Caporizzo, che attraverso la loro arte mettono in scena rivisitazioni di fiabe classiche e moderne e per l’occasione hanno realizzato una piccola pièce teatrale: “Mammamiaaa che Miskiglio”.
Un vero e proprio Fiabolaboratorio per raccontare ai più piccoli e alle loro famiglie la storia della farina di Miskiglio e renderla ancora più viva ed attuale grazie al potere della risata.
La co-progettazione dell’offerta turistica
Come in ogni tappa del festival sono quindi proseguiti i laboratori di comunità per sviluppare in modo partecipato la strategia territoriale e l’offerta turistica della Via del Miskiglio. Un appuntamento fisso, facilitato dalla nostra Impresa Sociale, che diventa ogni volta più intenso e si arricchisce costantemente di contenuti interessantissimi in ambito di accoglienza, gastronomia, experience, servizi ed imprenditorialità, e, soprattutto in questo ultimo incontro, sul tema della creazione di una vera e propria rete e strategia di comunicazione per valorizzare al massimo il potenziale del territorio e la collaborazione tra i Comuni di Calvera, Teana, Chiaromonte e Fardella.
Nuove ricette e un nuovo senso di comunità
Parlando di comunità e partecipazione non poteva poi mancare il format della cena di comunità, l’ evento che più di tutti riesce a stimolare la partecipazione degli abitanti dei paesi, ottenendo tappa dopo tappa sempre più consensi, ed aggregando dalle zone limitrofe persone di età e generazioni diverse. La formula “ognuno porta qualcosa” nella sua semplicità rappresenta bene la voglia di impegnarsi verso la propria comunità e accogliere l’altro, e l’esperienza della festa è il catalizzatore perfetto.
Lo stimolo a creare e condividere nuove ricette a base di Miskiglio, partito in occasione della seconda tappa del festival attraverso il laboratorio di food design coordinato da Flavia Giordano e Antonella Mignacca, ha generato un incredibile entusiasmo e la cena è stata l’occasione ideale per condividere le proprie sperimentazioni culinarie.
Ricette inedite che stiamo raccogliendo con cura e che daranno vita ad un vero e proprio libro di ricette de La Via del Miskiglio.
Alla scoperta dell’anima del territorio
La domenica gli artisti speciali del festival sono stati ospitati da alcune famiglie locali che hanno preparato per loro uno speciale pranzo Mammamiaaa, accogliendoli a casa e condividendo ricette legate alle proprie storie di famiglia. Un gesto semplice, ma capace di far immergere completamente uno straniero nella comunità locale e nel territorio.
Un’immersione proseguita grazie a Netural Walk, la nostra cammina antropologica per scoprire i paesi della Piccola Italia attraverso l’incontro con le persone che la abitano e l’ascolto delle loro storie, passioni, sogni, e talvolta solitudini. Insieme a viaggiatori curiosi giunti dai paesi vicini e guidati da alcuni abitanti abbiamo scoperto la realtà della “Contea di Chiaromonte”, la storia del Barone Di Giura, le 600 grotte sparse per il paese e abbiamo fatto delle meravigliose degustazioni di formaggi, salumi, vino e per finire crepes ai fiori di sambuco.
Un viaggio davvero emozionante, ricco di scambi culturali e momenti di festa ma soprattutto di partecipazione.
La quarta e ultima tappa del Festival si terrà il 15 e 16 Giugno a Fardella e sarà focalizzata sul tema letteratura arte e musica. Mentre il 29 e 30 giugno a Catasta di Pollino avrà luogo la festa finale. Per scoprire i dettagli del programma visitate il sito https://www.laviadelmiskiglio.it/miskigliamoci/
Vi aspettiamo!