Tra giugno e luglio 2023 siamo stati impegnati nell’attivazione di un percorso di empowerment per la comunità di Monte di Procida (clicca qua per la scheda progetto), grazie alla start-up Hearth di Massimiliano Imbimbo, che ci ha chiesto di guidare la formazione di un gruppo di cittadini, imprenditori, artigiani, professionisti locali alla creazione di un’offerta di esperienze turistiche in grado di portare sul territorio, target di visitatori diversi e di offrire servizi di promozione delle risorse locali autentici ed economicamente sostenibili. Il percorso, guidato da Andrea Paoletti e Mariella Stella, ha visto il coinvolgimento di 15 abitanti che in 8 incontri hanno ideato, disegnato e messo in rete tre esperienze di valorizzazione delle risorse territoriali immediatamente cantierabili per diventare opportunità di crescita anche economica per il territorio.
Ogni incontro è stato strutturato in due parti: la prima, dedicata alla condivisione di strumenti utili alla mappatura delle risorse da cui partire, quelle territoriali e quelle personali e all’ispirazione, attraverso la presentazione di case studies da cui partire per costruire esperienze locali efficaci e autentiche. La seconda parte degli incontri, invece, è stata dedicata alla condivisione delle idee e dei contenuti in gruppo.
A partire dal desiderio di Pietro, il pescatore di Monte di Procida, con il sogno di offrire un’esperienza di frittura e racconto della cultura del pesce, fino al desiderio di Rossana, Valentina e Virginia che desiderano valorizzare gli antichi cellai di Monte di Procida per farne laboratori di artigianato e racconti del paese e dei suoi abitanti.
Ciò che è emerso maggiormente è stato il desiderio di trovare una rete di riferimento per mettersi in gioco e far nascere nuovi servizi per il territorio, ed è stato interessante osservare il passaggio dalla diffidenza alla passione da parte di chi inizialmente non riusciva a vedere gli esiti di un percorso strutturato come quello avviato insieme.
Ed è stato altrettanto importante il coinvolgimento di abitanti di Monte di Procida residenti ormai fuori dal paese o addirittura dall’Italia, come Fabrizio, che hanno chiesto di esserci e supportare i locali, nonostante la distanza. Una forma di attivazione allargata con ricadute economiche personali e territoriali che per noi rappresenta il futuro dello sviluppo sostenibile della Piccola Italia, persone che generano lavoro per se stesse e per la loro comunità , valorizzando al contempo il territorio in cui vivono senza snaturarne l’autenticità.
Grazie a Pietro, Pasquale, Isabel, Valentina, Stanislao, Fabrizio, Radek e a tutti quelli che si sono uniti a noi lungo la strada per aver deciso di mettersi in gioco e di non lasciarsi andare alle infinite attese di soluzioni “esterne” o “istituzionali” per i rilanci dei territori che il più delle volte non arrivano mai.