Nel piccolo paese calabro di Roseto Capo Spulico si è tenuto lo scorso ottobre il Festival Innesti di Futuro – Paesi che erano, Paesi che saranno, organizzato da Netural Coop Impresa Sociale nell’ambito del progetto promosso dal Comune di Roseto Capo Spulico: Roseto – Borgo delle Diverse Abilità, a sua volta inserito nel macroprogetto “Innesti di Comunità”.
Il Festival e il progetto sono nati grazie alle risorse connesse al Bando per il sostegno di progetti di valorizzazione dei Borghi della Calabria, risalente al 2018, intercettate dall’Amministrazione comunale del Comune di Roseto Capo Spulico, che aveva l’obiettivo di raccontare alla comunità, al territorio e oltre ogni confine, le energie rigenerative che sono proprie di un Paese, sia sotto il profilo creativo, sia sotto quello produttivo.
Il ruolo di Netural Coop
Dopo tre mesi di attività preparatorie sul territorio di Roseto, dedicati all’esplorazione dei luoghi, anche e soprattutto da parte dei suoi abitanti, e a momenti di ispirazione legati all’incontro di esperienze di innovazione sociale legate alla valorizzazione delle autenticità locali, il lavoro svolto da Netural Coop per il Festival ha riguardato la co-progettazione delle attività laboratoriali e dei temi con la popolazione locale, la direzione artistica, l’immagine coordinata, il coinvolgimento degli ospiti, la redazione del programma e l’organizzazione dei 4 giorni di Festival.
Innesti di Futuro – Paesi che erano, Paesi che saranno ha rappresentato un processo importante per la comunità locale, chiamata a partecipare concretamente non solo alla realizzazione delle attività ma soprattutto all’ideazione, alla condivisione del metodo, alla collaborazione e all’allestimento.
La risposta della comunità, del resto, è stata il segnale più importante e la ricaduta più significativa per quanto è stato fatto negli ultimi mesi in questa direzione.
La comunità, vera protagonista
La nostra idea, come Netural Coop, infatti, è stata fin dall’inizio quella di lasciare un’eredità alla comunità locale, in termini di competenze e di metodologia, una metodologia che fosse capace di abilitare nuove energie sul territorio, di formare nuovi attivatori locali, così da rendere sempre più “protagonisti” gli attori del territorio della programmazione di azioni di sviluppo locale.
Riteniamo, del resto, che sia questo il vero valore di tali processi, “abilitare” le risorse locali e non renderle sempre dipendenti da forze esterne.
Il Festival è stato costruito in modo da coniugare gli eventi laboratoriali, guidati da ospiti provenienti da tutta Italia, con le riflessioni collettive tra esperti di aree interne, ricercatori, designer di servizi e le “installazioni di futuro” user friendly pensate per facilitare la sperimentazione delle innovazioni possibili sulle tradizioni più identitarie del territorio.
(In foto Nicola Giampietro, protagonista di uno degli inediti laboratori del Festival Innesti di Futuro, intervistato da Pasquale Raicaldo per Il Venerdì di Repubblica)
Oltre la retorica dell’abbandono e dello spopolamento
La sfida nelle aree interne e nei paesi più in generale è per noi esattamente quella di aiutare i territori più piccoli a ripensarsi al di là della retorica dell’abbandono e dello spopolamento, partendo dalle loro tradizioni ma avvalendosi delle numerose possibilità di innovazione offerte in tutti i settori dalle tecnologie, dai servizi co-progettati, dal service design.
Innesti di futuro – Paesi che erano, Paesi che saranno è stato un festival pensato per chi vive nei paesi e per chi ha voglia di arrivarci per vivere, per far nascere nuove progettualità e per rendere i paesi consapevoli delle loro potenzialità, delle loro tradizioni ma anche delle immense possibilità di innesti che ci sono con le “cose nuove” che succedono intorno, a livello nazionale ed internazionale, per agganciare anche nuove generazioni in questa nuova visione di riabitazione consapevole, per una rinascita o uno sviluppo felice dei luoghi, affinché non vengano “plastificati” da visioni e interpretazioni pittoresche che li fermano nel tempo come luoghi di visita temporanea ma diventino piuttosto inneschi di sviluppo e protagonisti del cambiamento.
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E se desiderate affidarvi all’esperienza di Netural Coop per co-progettare eventi e festival coinvolgendo la comunità scriveteci a info@neturalcoop.it