Rocchetta Sant’Antonio, un piccolo comune in provincia di Foggia, è stato lo scenario di un confronto intenso e appassionato sullo spopolamento delle aree interne. Il convegno ha affrontato il tema cruciale dello spopolamento delle aree interne italiane, con particolare riferimento ai comuni pugliesi e alle possibilità offerte dal PNRR. L’intervento del Prof. Pazzagli ha fornito un quadro storico e teorico del fenomeno, mentre l’ex sindaco Mignogna ha presentato una prospettiva più pragmatica e basata sull’esperienza diretta.
Una storia in discesa
Il professor Rossano Pazzagli, con la sua consueta lucidità, ci ha guidato attraverso una discesa nel tempo, mostrandoci come lo sviluppo industriale degli anni ’50 e ’70 abbia innescato un processo inesorabile di spopolamento dalle aree interne verso le grandi città. Un esodo che ha lasciato profonde cicatrici nel tessuto sociale e ambientale di questi territori, creando un divario sempre più ampio tra centro e periferia.
Numeri implacabili
I dati presentati da Gianfilippo Mignogna, ex sindaco di Biccari, sono stati implacabili. L’Italia sta perdendo ogni anno migliaia di abitanti nelle aree interne, con un invecchiamento della popolazione sempre più rapido. Il rischio è quello di vedere scomparire interi comuni nel giro di pochi anni. Un futuro che sembra già scritto, se non si interviene in modo deciso e coordinato. L’Istat ha mostrato come le aree interne hanno perso il 5% della popolazione, che segna oltre a un aumento delle persone in partenza anche un aumento della bassa natalità e soprattutto negli ultimi 10 anni si è passati anche da un indice di invecchiamento del 133% al 214%.
Punti Chiave Emersi
- Il fenomeno dello spopolamento: Le cause profonde dello spopolamento sono state individuate nella trasformazione dell’economia italiana a partire dagli anni ’50, con il passaggio da un modello agricolo a uno industriale, che ha generato squilibri territoriali e un progressivo abbandono delle aree interne.
- Le conseguenze dello spopolamento: Oltre alla perdita di popolazione, lo spopolamento ha portato alla diminuzione dei servizi, alla distruzione del tessuto sociale e a un impoverimento del patrimonio culturale e paesaggistico.
- La necessità di un cambio di paradigma: È emersa la necessità di abbandonare il modello di sviluppo concentrato nelle grandi città e di valorizzare le specificità dei piccoli comuni, promuovendo l’innovazione e l’autonomia locale.
- L’importanza dei dati e della comunicazione: È fondamentale disporre di dati precisi e aggiornati per monitorare l’evoluzione del fenomeno e orientare le politiche di intervento. Inoltre, è necessario comunicare in modo efficace i problemi e le potenzialità delle aree interne, superando una narrazione spesso negativa e focalizzata sul declino.
- La governance dei piccoli comuni: È stata sottolineata l’importanza di rafforzare la rappresentanza dei piccoli comuni a livello nazionale e regionale, per garantire loro una maggiore voce nelle decisioni politiche.
Proposte e Soluzioni
- Valorizzazione del patrimonio locale: È necessario valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo delle aree interne, promuovendo forme di turismo sostenibile e di sviluppo locale.
- Innovazione e digitalizzazione: L’innovazione tecnologica può essere un potente strumento per migliorare la qualità della vita nelle aree interne, facilitando l’accesso ai servizi e promuovendo nuove attività economiche.
- Collaborazione tra i comuni: La collaborazione tra i piccoli comuni è fondamentale per affrontare le sfide comuni e per ottimizzare l’utilizzo delle risorse.
- Politiche nazionali e regionali mirate: Sono necessarie politiche nazionali e regionali che sostengano lo sviluppo delle aree interne, attraverso incentivi fiscali, investimenti in infrastrutture e programmi di formazione.
Ruolo di Netural Coop
Netural Coop è stata riconosciuta come un’organizzazione che lavora attivamente sul territorio, supportando i piccoli comuni nello sviluppo di progetti sostenibili e innovativi. L’esperienza di Netural Coop può essere un esempio da seguire per altre realtà che operano in questo settore.
Il nostro impegno è quello di sostenere le comunità locali nella costruzione di un futuro migliore, valorizzando il patrimonio culturale, promuovendo lo sviluppo economico e favorendo l’inclusione sociale. Usando metodologie di rigenerazione che passano dall’attivazione territoriale e dalla costruzione di nuovi immaginari per generare piccole economie.
Il convegno ha offerto un’ampia panoramica sul problema dello spopolamento delle aree interne e ha evidenziato la necessità di un impegno congiunto da parte di istituzioni, enti locali, imprese e cittadini per invertire questa tendenza. La valorizzazione delle specificità dei piccoli comuni, la promozione dell’innovazione e la creazione di reti di collaborazione sono elementi chiave per costruire un futuro sostenibile per le aree interne.
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