Dal 14 al 16 giugno si è svolta a Fardella la quarta tappa del festival Miskigliamoci, curato dall’Impresa Sociale Netural Coop con la direzione artistica di Peppone Calabrese (imprenditore, gastronomo e volto storico di Linea Verde RAI1).
Dopo aver esplorato i temi dell’arte e del carnevale (a Teana), enogastronomia e inclusione alimentare (a Calvera), didattica e sensorialità (a Chiaromonte), nel paese di Fardella il festival itinerante lungo la Via del Miskiglio si è incentrato sulla letteratura, la musica la poesia e sulle “parola” come elemento identitario e culturale fondamentale della comunità.
Artisti speciali della tappa:
-Alessandro Rizzo, sound designer
-Rino Locantore, artista, educatore e performer
-Francesca Villanti, storica, critica e curatrice d’arte
-Eugenio Mazzarella, professore di filosofia teoretica, filosofo e poeta
-Yari Selvetella, scrittore e giornalista
-Andrea Zuliani, regista e sceneggiatore
La tappa ha avuto inizio il 14 sera con l’allestimento di un cinema sotto le stelle e la proiezione pubblica del film “Le ragazze non piangono”, road movie ambientato in Basilicata (alcune scene proprio a Fardella) che narra il percorso di conoscenza di due ragazze in cerca della propria identità.
Mentre il giorno successivo ha avuto luogo una vera e propria esplorazione del paese, durante la quale i giovani di Fardella hanno accompagnato i visitatori a caccia di parole e storie, raccogliendo aneddoti e racconti dalle famiglie storiche dei vari rioni, ricche di partenze e ritorno alle radici. Una vera e propria raccolta di suoni dall’agorà animata dallo “Sciattebban” Rino Locantore e dal piccolo Biagio e il suo tamburello.
Al termine del percorso, le signore del paese hanno insegnato ai partecipanti tutti i segreti per preparare i famosi Raskatielli con la farina di Miskiglio e successivamente, presso il Museo della Parola si è tenuta la masterclass “Piccoli Musei e Valorizzazione dei Territori: Come salvare la Presenza” tenuta dalla curatrice d’arte Francesca Villanti e dal professor Eugenio Mazzarella.
Come in ogni tappa del festival non poteva poi mancare il laboratorio di coprogettazione dell’offerta turistica de La Via del Miskiglio, che grazie alla partecipazione dei cittadini ha raccolto in ogni paese spunti e idee per valorizzare il potenziale inespresso dell’intera area.
Per finire la serata in bellezza, presso la piazza centrale del paese, ha avuto infine luogo una meravigliosa cena di comunità, con la partecipazione di centinaia di abitanti e molti visitatori dalle città limitrofe, condividendo ognuno qualcosa da mangiare e da bere con gli altri in puro segno di convivialità e per celebrare la bellezza dello stare insieme. Un vero trionfo di sapori e culture diverse!
La domenica mattina il festival è proseguito con una camminata antropologica alla scoperta di Fardella e delle sue sorgenti d’acqua dopo la quale si è tenuto un talk con la partecipazione dello scrittore e giornalista Yari Selvetella, un momento speciale per parlare della vita nei piccoli paesi lucani, tra difficoltà, solitudini, sogni e possibilità, culminato nell’ascolto dell’originale traccia audio realizzata dal sound designer Alessandro Rizzo, il quale per tutta la durata del festival ha raccolto i suoni del paese per farne un vero e proprio ritratto sonoro cogliendone l’idioma, l’intimità, e le molteplici sfaccettature della vita locale tra cui, immancabile, il lento impastare della farina di Miskiglio.