Dopo i laboratori di experience design a Monte di Procida ed Ospedaletto d’Alpinolo, la nostra collaborazione con Hearth all’interno del progetto “Quello che non vedi” ci ha condotto ad Avellino. L’obiettivo del percorso era quello di reimmaginare l’offerta turistica della città campana, rendendola un polo attrattivo a partire dal patrimonio culturale ed umano del suo centro storico.
Per farlo sono stati coinvolti artigiani, ristoratori, artisti, commercianti, ognuno con una propria idea di accoglienza, di valorizzazione del centro storico e di offerta turistica.
Compito di Netural Coop stimolare la nascita di esperienze inedite e facilitare la costruzione di una visione comune tra operatori ed imprenditori provenienti da settori molto diversi tra loro ma tutti motivati da un grande obiettivo: valorizzare e dare visibilità ad Avellino.
Esperienze turistiche e Service Design
Il percorso di formazione si è basato su un approccio pratico e laboratoriale, ispirato alle metodologie del Service Design. Durante il primo modulo, incentrato sulla conoscenza reciproca tra partecipanti e l’ideazione di proposte a partire dagli elementi identitari di Avellino, si sono formati 5 gruppi di lavoro tematici che hanno sviluppato e definito l’esperienza turistica nell’arco dei successivi incontri. Le esperienze proposte sono state sviluppate esplorando il tema dell’accoglienza con un approccio user-centered, comunicando efficacemente un’esperienza turistica attraverso la tecnica dello storytelling e definendo le attività mediante la costruzione di una roadmap.
Dopo aver definito le proposte di gruppo, abbiamo dedicato l’ultimo modulo alla creazione di rete collaborativa e alla costruzione di un’offerta turistica come territorio lavorando sulla visione comune della Avellino del futuro e definendo ruoli e governance del gruppo.
Dalle attività laboratoriali sono emerse cinque proposte di esperienza:
- un tour nel centro storico attraverso monumenti e punti di interesse con attività di giardinaggio e cura del centro attraverso il racconto del Comitato per la cura del centro storico;
- un tour tra le botteghe ed i luoghi culturali poco noti del centro storico, alternando racconti degli artisti a performance musicali e teatrali;
- un’esperienza gastronomica alla scoperta delle materie prime locali, dalla lavorazione al prodotto finito, sino alla degustazione
- laboratorio di cucina sul fusillo avellinese e degustazione;
- un tour fotografico personalizzato per i vicoli del centro storico di Avellino con il racconto di ricette e storie in dialetto ed una degustazione speciale;
Team Building e costruzione di reti
Il risultato più significativo del percorso, oltre alla progettazione delle esperienze turistiche, è stata la conoscenza tra i partecipanti e l’attivazione di sinergie e collaborazioni. La motivazione è stata alimentata dal desiderio di riscattare il centro storico, dare visibilità a Avellino e creare opportunità di sviluppo per il territorio.
Attraverso le attività laboratoriali di team building, si è passati da una visione individuale dell’idea di una Avellino del futuro ad una di gruppo, favorendo la creazione di reti solide e la condivisione di obiettivi comuni. Infine sono stati definiti obiettivi, valori e strutture organizzative per dare continuità ad il processo avviato.
E’ stato un percorso avvincente durante il quale, ancora una volta, abbiamo visto in azione il potenziale trasformativo della collaborazione tra i membri di una comunità, e come la valorizzazione delle risorse e degli attori locali possa offrire nuove prospettive e opportunità turistiche per il centro storico di città come Avellino.
Un ringraziamento speciale a Stefano, Emilia, Antonio, Manuela, Salvatore, Massimo, Clif, Stefano, Michela, Raffaella, Alessandro, Paola, Salvatore, Giovanni, Emiliano, Alessandro, Vincenzo, Maria, Rino, Paola, Consiglia, Andrea che si sono messi in gioco in questo percorso, creando nuove sinergie e progettualità.