Matera, in via Elisa Springer continua l’evoluzione del progetto Matera Social Housing.
In qualità di Gestore Sociale del progetto, Netural Coop sta portando avanti un processo di attivazione civica per facilitare la nascita di una nuova comunità basata sui valori della collaborazione e della condivisione (riprendendo l’antico spirito del vicinato che caratterizzava la Città dei Sassi).
Negli ultimi mesi abbiamo organizzato e facilitato diversi incontri di comunità, che hanno portato alla nascita dei comitati (uno per le aree verdi e uno per gli appartamenti) al co-design degli spazi comuni, e all’organizzazione delle prime attività di comunità (come i primi laboratori di pittura e di autocostruzione).
Durante uno dei vari incontri, in particolare, abbiamo invitato i residenti del social housing a raccontarci le attività che avrebbero voluto realizzare e le competenze che avrebbero potuto condividere con il resto della comunità.
Carlo Magni, imprenditore digitale, co founder del progetto Matera per Bambini ed esperto di SEO, ha proposto l’idea di creare il “blog di comunità” del Matera Social Housing.
Per raccontarvi meglio la genesi di questa idea abbiamo pensato di fare a Carlo alcune domande, delineandone i valori e le opportunità.
Ciao Carlo, come è nata l’idea di creare un blog di comunità?
Ciao a tutti!
Penso che uno strumento del genere possa aiutarmi a osservare e conoscere meglio la realtà circostante, sapendo di più sui luoghi che fanno da sfondo alla mia nuova vita qui a Matera sud, zona della città che non conoscevo così bene come le altre. L’aspetto che trovo più interessante, comunque, è la possibilità di imparare qualcosa dalle storie delle persone che, consapevolmente o meno, mi affiancano in questa nuova esperienza di vita.
Negli ultimi anni hai lanciato anche Matera per Bambini, progetto molto seguito dalle famiglie della città. Di cosa si tratta ?
Matera Per Bambini nasce da una collaborazione professionale con Paola Silipo, mia attuale socia in affari. Nel 2020 (in piena pandemia), abbiamo deciso di dare vita a un sito che raccogliesse tutte le esperienze dedicate alle famiglie con bambini in visita o che vivono nella nostra città. Abbiamo saputo analizzare e cogliere una necessità espressa da tanti giovani genitori, sempre alla ricerca di cose da fare con i propri bimbi a Matera: oggi il nostro sito e i nostri profili social sono seguiti da migliaia di persone e rappresentano una preziosa fonte di informazione per tutte le mamme e i papà che vogliono fare esperienze interessanti e divertenti con i loro bambini senza dover andare fuori città.
Quanto pensi sia importante informare i residenti e i cittadini su ciò che accade nel complesso?
Credo che le vicende di quartiere debbano in qualche modo prendere parte alla narrazione ufficiale e storica di Matera: succede spesso, purtroppo, che le periferie restino fuori dal racconto che si fa di una città e penso sia un peccato perché si perdono per strada tante storie, di vita e di comunità, da cui poter apprendere qualcosa.
Il punto di partenza di questo racconto deve necessariamente essere la conoscenza fra le persone: spesso non sappiamo nemmeno il nome del nostro vicino di casa, quando invece penso che – nei limiti e nel rispetto della discrezione personale di ognuno – conoscerne i punti di vista o anche solo gli interessi del nostro dirimpettaio può aiutare ad avvicinarci e collaborare a una crescita individuale e di comunità
Quando abbiamo invitato la comunità a partecipare attivamente e condividere le proprie competenze e passioni, sei stato uno dei primi a proporsi. Quanto è importante per te partecipare?
Partendo dal presupposto che l’impegno sociale e la partecipazione attiva devono essere scelte libere e consapevoli, penso che condividere le proprie conoscenze e abilità con le persone della propria corte o di quelle vicine (come nel caso di noi abitanti di Matera Social Housing) possa soddisfare sia il senso di utilità che un po’ tutti, a livello sociale, cerchiamo e sia arricchire le persone a cui tale condivisione è rivolta. L’obiettivo potrebbe essere pure una sorta risposta pratica e indipendente al fabbisogno culturale e creativo di cui le periferie necessitano ma anche l’espressione pratica di un intero quartiere. Insomma, un lancio libero di esperienze e idee che possano essere utilizzate per la crescita culturale e creativa di tutta la città, oltreché un modo per ampliare le proprie conoscenze, professionali e sociali.
Insomma, come abbiamo visto, dall’ascolto della comunità e dalla sua attivazione nascono sempre iniziative bellissime e generative a loro volta. Se siete interessati a scoprire di più sul Matera Social Housing, la sua evoluzione e i suoi abitanti, seguite la pagina facebook e il neonato blog di comunità. Nei prossimi mesi saranno raccontate tante nuove storie!