Pochi mesi fa siamo stati contattati da Renew Europe, il terzo gruppo politico più grande nel Parlamento Europeo, e The Democratic Society, organizzazione impegnata nella creazione di una democrazia più inclusiva ed autentica, per offrire loro un servizio di facilitazione per i tavoli di discussione sul futuro dell’Europa da loro indetti e nella ricerca di cittadini a Matera che volessero parteciparvi.
Entusiasti dell’iniziativa, abbiamo sviluppato un piano di comunicazione social ed elaborato un comunicato per la stampa locale, nonché condiviso l’ invito del Parlamento Europeo con le associazioni della città di Matera e dei paesi limitrofi, nell’ottica di raggiungere più cittadini possibili.
Ai tavoli di discussione, che si sono tenuti online a dicembre in varie città d’Europa, hanno partecipato persone di età, ceto sociale e profilo culturale/professionale diversi. A facilitare gli incontri della sezione di Matera, Andrea Paoletti, presidente di Netural Coop.
Durante gli incontri, con l’aiuto dei facilitatori, i cittadini hanno delineato quelli che poi sarebbero stati i temi di discussione della sessione plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa, che si sarebbe tenuta qualche mese dopo.
Da ognuno degli 80 tavoli di discussione, organizzati in più di 40 città Europee, è stata poi selezionata una persona per prendere parte all’evento finale a Strasburgo, luogo simbolo della democrazia europea, incontrando gli Eurodeputati e discutendo le priorità con gli altri partecipanti.
Una materana alla Conferenza sul Futuro dell’Europa
Dai tavoli di discussione di Matera è stata selezionata Paola Scalcione, materana ed ex professoressa di inglese che per molti anni ha insegnato in un istituto superiore nel settore turismo e relazioni internazionali.
Paola è stata a Strasburgo, dove ha partecipato alla sessione plenaria della Conferenza sul Futuro dell’Europa, e al suo ritorno, molto curiosi le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza e il suo incontro con gli Eurodeputati.
Di seguito un piccolo riassunto del suo racconto.
“Non avevo mai sentito parlare della Conferenza sul Futuro dell’Europa, e quando Netural Coop e Casa Netural mi hanno contattata per prendere parte all’iniziativa, sebbene all’inizio un poco intimorita, ho accettato con grande entusiasmo.
La timidezza iniziale, infatti, è stata di gran lunga superata dal piacere di sentirsi cittadini attivi nella costruzione di una nuova idea di Europa. Essere chiamati in causa e poter dire la propria su questioni che molto spesso sembrano troppo grandi e distanti da noi.
Ero l’unica persona da Matera e dal Sud Italia, e sono stata veramente onorata di essere a Strasburgo a rappresentare la mia città e la mia regione.
Nella sessione introduttiva, con partecipanti provenienti dall’intera Europa, uno dei rappresentanti del Parlamento ha menzionato due volte Matera, sottolineando che era davvero felice che all’evento stesse partecipando qualcuno persino dalla nostra lontana città. In quei momenti mi sono sentita davvero orgogliosa come materana e, alla fine della sessione, sono andata da lui dicendo che quella cittadina ero proprio io. Mi ha risposto entusiasticamente che “Matera is in my list”, cioè è nella lista delle città che intende assolutamente visitare.
A questo proposito ci tengo a sottolineare quanto il ruolo di associazioni culturali e realtà locali sia importante nel coinvolgimento dei cittadini ad iniziative come questa. Io per esempio frequento da anni Casa Netural e ritengo che la vita associativa possa dare molto al singolo individuo sia in termini di informazione che di opportunità civiche.”
Il confronto con gli Eurodeputati
“I temi trattati durante la plenaria sono stati vari, e ogni partecipante ha presentato le proprie opinioni sulla base anche delle proprie competenze ed esperienze personali (alla plenaria eravamo persone di generazioni diverse e con background molto differenti tra loro). Io per esempio ho sottolineato in particolare come tutte le tematiche di attualità più critiche, per esempio il cambiamento climatico, debbano essere affrontate con un approccio più metodico sin dai primi anni di istruzione. Il mondo della scuola ha infatti un ruolo fondamentale sullo sviluppo della consapevolezza del singolo individuo e della comunità, e oggi più che mai abbiamo bisogno di formare cittadini consapevoli.”
Europeisti ed Euroscettici
“Io personalmente mi sono da sempre sentita cittadina europea e anche a scuola ho sempre cercato di trattare il tema dell’Europa e della partecipazione attiva con i miei alunni. Partecipare a questa iniziativa e la possibilità di confrontarmi direttamente con gli eurodeputati devo dire che ha consolidato ulteriormente questa sensazione e la mia voglia di esserci e dare un mio contributo al cambiamento. Uno dei temi trattati in plenaria è stato proprio quello del senso di appartenenza all’Europa e del coinvolgimento maggiore dei cittadini nei processi.”
L’ombra della guerra sui tavoli di discussione
“Probabilmente nessuno avrebbe mai immaginato nei tavoli di discussione di dicembre che dopo pochi mesi sarebbe addirittura scoppiato un conflitto come quello tra Ucraina e Russia. E quello della guerra è stato il tema più incandescente di tutti. In particolare il dibattito si è focalizzato sull’esigenza o meno di istituire un esercito europeo, e la comunità si è divisa praticamente a metà tra chi era pro e contro. Altro tema importante è stato quello delle violazioni dello stato di diritto da parte di alcuni stati membri dell’unione e su come tutelare in modo più efficace gli ideali e i valori della democrazia e della libertà dei cittadini.”
L’importanza di conoscere bene l’inglese
“Un ultimo particolare, che mi sento di sottolineare circa questa bellissima esperienza, è che la conoscenza dell’inglese si è dimostrata un tassello importantissimo per poter partecipare attivamente tutta l’iniziativa, per cui invito tutti i miei ex studenti e i lettori a studiare con impegno questa lingua e cercare di praticarla il più possibile. A Casa Netural, a questo proposito, ogni mese è possibile incontrare ospiti da tutto il mondo con cui poter dialogare e praticare lingue straniere come l’inglese.”
Il rapporto finale della Conferenza sul Futuro dell’Europa
Oltre ai tavoli di discussione, il Parlamento Europeo ha predisposto anche una piattaforma online e fino al 9 maggio 2022 i cittadini da tutta Europa hanno potuto far sentire la propria voce e dare un contributo alla Conferenza sul futuro dell’Europa.
In una cerimonia di chiusura il 9 maggio a Strasburgo, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il presidente Emmanuel Macron a nome della presidenza del Consiglio e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno ricevuto dai copresidenti del comitato esecutivo della Conferenza il rapporto finale sui risultati della Conferenza. Questo viaggio senza precedenti di un anno di discussione, dibattito e collaborazione tra cittadini e politici è culminato in un rapporto incentrato su 49 proposte che includono obiettivi concreti e più di 320 misure per le istituzioni europee da seguire.
Qua un piccolo video che racconta la sessione plenaria tenutasi a Strasburgo.